PARCO URBANO
CASAZZA (BG)
Il progetto cerca di stabilire quale sia la natura urbana di Casazza, quali i segni principali - la chiesa, le montagne - separandoli dagli elementi contestuali che, per incoerenza e frammentazione, non riescono a formare un testo utile al disegno del parco. E' dunque necessaria una lettura dei segni primari, quei “fatti” determinanti alla costruzione delle città, di questa città, e derivare da questi una matrice di elementi ed atteggiamenti operativi.
Ma quali sono i “fatti” da selezionare?
Senza dubbio quelli portatori di memoria e di identità: la chiesa, il cimitero, ma soprattutto il paesaggio, la natura montuosa circostante. E’ proprio sui versanti montuosi che nasce la storia di Casazza, ed il parco non può che relazionarsi a questi, aprendosi come platea su una scena fuori scala, scena fissa sulla città.
Muri di contenimento, rampe e scale sono gli elementi che l'uomo ha sempre usato per controllare questi luoghi, ma non solo: lacerti del paesaggio naturale, boschi, prati, vengono riportati nel progetto per offrire letture simultanee e comparative con il contesto.
Il trasferimento dei segni in forme, è filtrato da un tracciato geometrico su cui poggiano rette e curve a orientare coni visivi inediti, ma mai univocamente definiti proprio per non prediligere alcune viste su altre, in un gioco di affermazione e negazione delle scelte compositive.
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Il progetto del parco è definito da sei nuclei funzionali:
1. il giardino
Il giardino esistente viene ridefinito da un grande spazio centrale a prato stabile, delimitato da lievi pendii a raccordo con la quota del piano stradale, dal sistema dei percorsi disegnato da pavimentazioni in cemento e dal sensibile incremento di vegetazione.
Sul percorso sono dislocate le attrezzature: una fontana, un tavolo in legno ed acciaio con panca e sgabelli nella zona centrale; una seconda panca sul margine sud-est, in prossimità del centro sportivo. Il rapporto con le attrezzature sportive esterne all’area di progetto, di grande interesse per la cittadinanza, è risolto con un rilevato su cui viene collocata una panca lineare in cemento, in modo da superare otticamente il notevole dislivello esistente tra giardino e campo da gioco.
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2. il teatro all’aperto e l’area sportiva
Il secondo elemento del progetto è il sistema di scale e rampe che, a partire dall’accesso per i mezzi di soccorso, chiude, definisce ed attrezza il campo da gioco esistente sul retro del complesso scolastico. Il dislivello tra la quota del percorso e la quota del campo da gioco viene risolto con tre gradonate: alzate intermedie e rampe a pendenza minima consentono di attraversare il sistema e potersi sedersi; a completamento e filtro tra i livelli sono poste aiuole in cippato piantumate con graminacee, e aiuole di forma circolare con alberature isolate.
Nell'ottica di incrementare le superfici permeabili del comparto, influendo così positivamente sulle problematiche di assorbimento delle acque meteoriche, oltre all’estensione delle aree verdi si prevede la rimozione dell’asfalto esistente e, alla quota del campo da gioco, si propone la sua sostituzione con una pavimentazione in ghiaia.
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3. l’area giochi
La piazza accoglie l’area con attrezzature ludiche a nord ed un area attrezzata per skater verso la strada. La pavimentazione in cemento insiste su un piano geometrico scavato rispetto al verde alberato che lo delimita e che mantiene le quote e le pendenze attuali. Lo slittamento dei piani è disegnato da una seduta lineare che percorre con andamento sinuoso il bordo verde, dando origine all’estremità più ad est ad una rampa per lo skateboard. Le alberature sul perimetro proteggono l’area giochi ombreggiandola, e creando al contempo un'ampia fascia di rispetto per l’edificato residenziale.
A nord, la pavimentazione è forata da un’”isola” in sabbia che accoglie un'altalena, giochi a molla e un dondolo. Un'altra interruzione crea uno spazio con tre sedute attorno ad una betula utilis jaquemonti, la cui caratteristica corteccia bianca determina unità cromatica con la pavimentazione; questo gruppo di elementi, in tensione con i pali dell’illuminazione pubblica, segnala l’ingresso dal parcheggio adiacente.
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4. il parcheggio
Si prevede la sostituzione del parcheggio esistente con una superficie in terra stabilizzata che segue la stessa pendenza dell'area giochi; su questo piano sono posizionate alcune “figure” in cemento colorato per indicare gli spazi di sosta. La distribuzione dei posti auto non modifica il sistema di accesso e di circolazione all’interno del parcheggio.
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5. la nuova viabilità
il progetto prevede il risezionamento della carreggiata di via G.B. Moroni, per definire un anello di circolazione a senso unico confluente su via E.Fermi. Il marciapiede esistente viene mantenuto, mentre sul lato opposto è collocato un percorso a raso, pensato per un utilizzo flessibile: ove necessario si possono ricavare posti auto, segnalati a terra con borchie tattili metalliche, mentre la presenza di due panche in calcestruzzo gettato in opera, definiscono ambiti di sosta a lato del giardino e del campo da calcetto. Il nuovo tracciato viabilistico prevede il ridisegno della rotatoria, con un disegno calibrato delle superfici necessarie all’immissione e circolazione dei mezzi ed un estensione della superficie verde al suo centro.
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6. il nuovo ingresso al complesso scolastico
Il progetto prevede una riforma della pavimentazione antistante all’ingresso dell’Istituto Comprensivo, realizzando una superficie in calcestruzzo piegata a formare una seduta irregolare che, al contempo, crea un passaggio interno con alcuni alberi liberamente disposti e ulteriormente arricchito da una parete-insegna in pannelli di lamiera metallica; il percorso è protetto da una serie di dissuasori metallici. L’elemento terminale di quest’area - che coincide con il termine del sistema di progetto - è definito da una coppia di pali dell’illuminazione pubblica dello stesso tipo usato nell’area giochi e nel giardino, a voler marcare la ricerca di relazioni tra le parti.
Parte della recinzione è mantenuta, ed in parte ampliata, ad includere la porzione di verde sull’angolo compreso tra l’auditorium e l’ingresso all’Istituto comprensivo. La parte restante, libera da recinzioni, realizza, mediante un sistema di rampe, superfici e movimenti terra, la connessione tra le differenti quote dell’esistente: tra l’ingresso agli edifici scolastici, l’attraversamento su via G.B. Moroni ed il giardino; anche in questo caso il sistema dei percorsi in calcestruzzo fibro-rinforzato è delimitato da dissuasori a protezione dal bordo-strada, e punteggiato da una serie di morus alba disposti a filare, che vanno ad inserirsi in un pi ù ampio progetto della vegetazione.