EROSIONE URBANA
BIBIONE (VE)
La città balneare di Bibione è caratterizzata da una struttura urbana a maglia ortogonale, che dagli anni 60 ha progressivamente sostituito il frazionamento delle aree destinate a bonifica. Il pensiero sulla forma urbana ha lasciato spazio alla speculazione edilizia, e ciò ha determinato scarse qualità architettoniche ed ambientali. La saturazione dei lotti non è però avvenuta completamente, lasciando residui naturali di notevole interesse. A questi vanno aggiunte le aree della lecceta a nord, che separa la città dalle Valli da pesca, ed in si trovano i resti di una villa romana ed un'area naturalistica ad est, con la foce del fiume Tagliamanto, che conserva intatto il sistema dunale litoraneo. Bibione ha una natura prevalentemente balneare, tanto che l'abitato stabile conta poche migliaia di abitanti ed è concentrato nella parte a nord: qui si trovano gli edifici a carattere civico, la sede municipale, le scuole, lo stadio, la stazione degli autobus,la chiesa e il mercato realizzato da Gianugo Polesello. L'insediamento presenta una fascia commerciale intermedia, e una a carattere principalmente ricettivo verso il mare. Partendo dall'analisi degli attuali residui naturali, e dalle precedenti considerazioni, il progetto vuole determinare un processo di erosione urbana, mirato a creare una rete tra gli spazi verdi e un elemento di connessione e attraversamento trasversale tra le parti della città. Per far ciò, si prevede un'operazione di scarificazione sulla struttura viaria esistente, accompagnato da un processo di incremento e diversificazione delle superfici alberate, ora costituita da filari di pini. Il processo di scarificazione interessa inoltre la vasta area centrale, che oggi presenta un grande parcheggio ed un basamento per il lunapark. Qui si interviene con un processo di rimboschimento e con la creazione di un parcheggio, in cui le alberature consentono la continuità tra il bosco e le alberature esistenti nella città.